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i campi di lavoro

Concretamente

  • L’esperienza è di 4 settimane in Paesi dell’ Africa e dell’ America Latina nel mese di agosto, anche se sono comunque possibili eccezioni (3 settimane) se il numero di persone richiedenti tre settimane è tale da formare un gruppo.
  • I gruppi partenti sono formati ciascuno da un massimo di 6/7 persone. Ogni gruppo dovrà provvedere, nell’ arco di tempo dalla preparazione alla partenza, alla raccolta di fondi per ogni “progetto di lavoro” che poi svolgerà nel Paese di destinazione.
  • Si viene ospitati in missioni: durante l’ arco del mese si partecipa alla realizzazione di un progetto di lavoro, il quale può variare di entità e natura, e si vive a stretto contatto con il missionario e la comunità della missione, avendo quindi la possibilità di confrontarsi con la realtà locale.
  • Per la buona riuscita di un campo è necessaria una preparazione, sia personale che di gruppo: per questo teniamo una serie di incontri mensili di approfondimento, nei quali vengono trattate tematiche relative alla mondialità, alla cooperazione e all’interculturalità.
  • Quando vengono formati i gruppi, organizziamo dinamiche volte a favorire le basi per una buona integrazione all’ interno del proprio gruppo: questo sia per confrontarsi sulla scelta di intraprendere questa esperienza sia per agevolare la riuscita del campo.

Il campo di lavoro per Africa Oggi non è “solo” lavoro. E’ un campo anche di condivisione.

Innanzitutto, non si parte da soli ma si è un gruppo di persone, si vive un mese insieme, si “condivide” un’esperienza. Questo mese è un’occasione per vivere la quotidianità dell’Africa o dell’America Latina insieme, per scoprire “l’Altro con l’Altro”: un mondo nuovo, un mondo da esplorare, da comprendere.

E proprio per questo, per partecipare ad un campo occorre seguire un percorso di formazione durante l’anno della partenza e vengono chieste tre cose: adattabilità, disponibilità e condivisione.

Questo perchè partire con Africa Oggi significa anche adattarsi ed essere disponibili a partire con persone che non si conoscono e che non si possono scegliere, verso un Paese o un continente che non si può decidere a priori.

Si parte da questa disponibilità, poichè sembra il primo passo per l’incontro e il rispetto dell’Altro: l’accoglienza e il confronto con l’Altro partono dalle persone con cui si condividerà l’esperienza.

Una valenza particolare è data al gruppo, poichè non si tratta del viaggio di un singolo, ma di un’esperienza (appunto) di gruppo. Di qui la necessità e l’importanza della condivisione, che inizia con il vicino e, nel tempo, allarga il suo raggio.

Il gruppo va costruito lungo il percorso e si deve occupare della raccolta fondi che andrà poi a finanziare il progetto che si realizzerà nel Paese ospite.

Il lavoro che noi svolgiamo nei Paesi di destinazione non deve essere considerato solo un fatto assistenziale da parte di benefattori, ma un mezzo per essere credibili di fronte alla comunità che ci ospita e stringere rapporti di autentica amicizia e solidarietà. Dobbiamo considerarci una mano tesa verso gli altri pronta a dare, ma anche a ricevere!

Non c’è proverbio migliore di questo per enunciare il nostro principio ispiratore:

le formiche hanno detto:
mettiamoci insieme
e riusciremo a trasportare un elefante

proverbio Morè – Burkina Faso

Se sei interessato o interessata a partecipare ai campi vai alla voce “per partecipare” e poi scarica il questionario alla sezione download e compilalo, ce lo consegnerai direttamente al nostro prossimo incontro.