DIO E COCA di Giacinto Franzoi
DIO E COCA
Fatti e misfatti di una missione
di Giacinto Franzoi
Dalla premessa: l’autore di questo libro è un missionario della Consolata, nato a Spormonore 60 anni fa, il 29 di settembre. E’ un trentino “doc” come le mele melinda, che si raccolgono nella valle di Non e si esportano in tutto il mondo. Quasi tutta la sua vita l’ha trascorsa nell’Amazzonia colombiana, percorrendo i sentieri della foresta a cavallo, e in canoa i molti fiumi che scendono dai monti a formare il grande bacino amazzonico.
Lontano dal richiamo di ogni efficientismo occidentale, si è posto accanto alle comunità che negli ultimi anni hanno acquistato quel lembo di terra vergine richiamate da un’unica notizia: l’oro bianco, la coca, li avrebbe fatti ricchi in poco tempo. Non importava come, ma il miraggio di un possibile guadagno compensava il rischio, per quella gente che non aveva nulla da perdere. Dover convivere con molti eserciti era un’impresa per coraggiosi e non per vigliacchi. Non importava se il padrino che li “difendeva” cambiava quasi quotidianamente: fosse il guerrigliero o il mafioso, il paramilitare o il soldato, il risultato era lo stesso. Il pizzo lo si doveva pagare comunque.
Ci immaginiamo il duro lavoro di un missionario chiamato a conciliare guerra e pace, ricchezza e povertà. Eppure, lungo i suoi lunghi anni di presenza evangelizzatrice, ha avuto il coraggio di essere il primo in Colombia a proporre al mondo una campagna interessante e originale con il solo scopo di sostituire le coltivazioni di coca con altri prodotti. Questa è stata la sfida di un rappresentante della chiesa missionaria, che ha raccolto la sfida della storia e si è rimboccato le maniche.
Le pagine che costituiscono questo libro sono un racconto a cuore aperto, sincero e senza doppi fini. Conoscere l’altra verità raccontata dai suoi protagonisti.
Intervista a Giacinto Franzoi