Hola, carissimi amici, come state? Noi bene, siamo in pieno inverno, fa freddo e l’onda di gelo polare proveniente da Cile e Argentina ha raggiunto anche la Bolivia; in oriente e nel dipartimento di Santa Cruz le temperature sono vicine allo zero.
Quassù, in pieno altopiano, fa freddo, c’è sempre sole e cielo blu, ma il vento gelido incessante soffoca il calore. Le stellate sono meravigliose e guardando verso la città di Cochabamba si vede la catena del Tunari innevata; le vette brillano al sole e sembrano tanti specchietti che riflettono luce dorata nel cielo.
Ai primi di luglio ho partecipato all’incontro degli italiani laici e missionari che lavorano in Bolivia. Per me è stato un momento bello di incontro e conoscenza di altre realtà in cui sono impegnati italiani. Vivendo al campo sono un po’ penalizzata negli spostamenti, ad oggi non ho avuto occasione di visitare altre comunità missionarie se non Bolivar, così per me sono stati giorni preziosi di scambio. Ho conosciuto religiosi e laici che operano nelle carceri, nei quartieri periferici di La Paz, Santa Cruz,, chi si dedica ai ragazzi di strada, ai bimbi gravemente ammalati o allontanati dalle famiglie,
Il Governo boliviano a causa del forte freddo ha prolungato di una settimana le vacanze scolastiche invernali. Tujsuma senza scuola nè internado è un pueblo fantasma, così io e Suor Giovanna abbiamo deciso di fare una gita passando per Bolivar, Oruro, fino alle rive del lago Poopò segnalato dalla mitica guida Lonely Planet come attrattiva turistica per la bellezza dei paesaggi, la presenza di fenicotteri, aironi, trampolieri e altri uccelli.
Partiamo presto, gita in giornata lungo il cammino per Oruro attraverso la pampa (l’altimetro segna 4.300 m), c’è ancora neve caduta i giorni precedenti ed il forte vento non ci abbandona.
Lasciamo Oruro e scendiamo circa 100 km. a sud ovest; in lontananza sopra le montagne verdi e giallo ocra svetta una cima grande, innevata: cartina alla mano, è il Vulcano Sajama (6.542 m); spettacolare nel cielo blu, non una vetta frastagliata ma un gigante, un colosso, tipo iceberg, domina le montagne più basse, la pampa, domina tutto.
Fermiamo la jeep e ammiriamo: troppo bello, grande, maestoso, mi fa un po’ di paura anche se la distanza fra noi e lui è notevole. Procediamo alla ricerca del lago, chiediamo la direzione esatta a più persone, ci contestano che ora è periodo di secca e non c’è strada che porta al lago, , dobbiamo dirigerci ancora più a sud.
Lasciamo l’asfalto e seguiamo le tracce di una strada che porta all’interno; stiamo procedendo nel letto del lago. Tracce viventi nessuna, nè trampolieri nè aironi, solo sale, un deserto di sale: in lontananza ecco il lago! Purtroppo non è così, è solo l’inganno di un miraggio, alcune barche in secca, il paesaggio è bellissimo: il sole, la luce intensa sul letto di sale, il forte vento, danno la sensazione di essere sospesi e sembra di procedere sulle onde.
Ci divertiamo con la jeep, entriamo ancora alcuni chilometri, a volte la strada si perde, inventiamo un po’, ma dov’è il lago? Solo sale e cielo blu. Diciamo stop anche perchè troppo sale rovina gomme e carrozzeria della jeep nuova. Scattiamo alcune foto e torniamo. Abbiamo viaggiato per circa 40 km. all’interno del letto del lago, ma del lago neppure una goccia, tutto secco, evaporato! Le luci, i colori, il paesaggio particolare hanno comunque dato senso al nostro essere lì; guidate dal brillare delle stelle torniamo a Tujsuma, felici e riconoscenti a Dios per questo giorno bello di vacanza.
Nella quiete della sera nasce dal cuore un sentimento di gratitudine e lode per tutto il bello vissuto in questo tempo di esperienza missionaria in terra di Bolivia. La giornata oggi è stata intensa, sono stanca, mi rimane ancora un pensiero: affidare al Dios humano y sensillo tutti i poveri, i bimbi, le sofferenze del mondo, il dolore dei fratelli e gli affetti a me più cari.
Grazie!
Joe